Marcello Derudas
Marcello Derudas è uno storico e ricercatore specializzato in età tardo-antica e medievale, con particolare attenzione al primo millennio cristiano e alle sue espressioni storico-artistiche, linguistiche, filologiche, liturgiche, archeologiche e antropologiche. Si è laureato in Filosofia all’Università di Sassari con Emanuele Vimercati (Pontificia Università Lateranense) con una tesi sui fondamenti filosofici della teoria musicale tardo-antica nel De Musica di sant’Agostino. Nel medesimo Ateneo ha consolidato una formazione specialistica multidisciplinare che comprende studi archivistici, demoetnoantropologici, biblioteconomici, filologici e competenze nella gestione e nel management dell’industria culturale, arricchita da soggiorni di approfondimento presso le Università di Edimburgo, Lugano e Barcellona. Ha conseguito il Dottorato di ricerca in Archeologia, Storia e Scienze dell’Uomo presso l’Università di Sassari, con una tesi dedicata all’esegesi delle fonti storiche relative a Roma e alla Sardegna tra VIII e XIV secolo. Il suo lavoro si concentra sul culto e sulla diffusione delle reliquie nell’area tirrenica e mediterranea, dalle origini all’età moderna, evidenziandone le implicazioni storico-antropologiche e liturgiche. Le sue ricerche approfondiscono in particolare il movimento iconoclasta, il monachesimo e la storia della Chiesa in Italia in età tardo-antica e medievale. Possiede competenze certificate nell’ambito delle digital humanities e nella gestione documentaria digitale. Ha maturato un’ampia esperienza come bibliotecario e curatore dei fondi archivistici e librari antichi del Convitto Nazionale di Sassari, con particolare attenzione alla documentazione dei secoli XVI-XX e alla digitalizzazione di testi rari. Ha inoltre curato il riordino e la valorizzazione delle collezioni artistiche dell’Istituto (XVII-XX secolo) e collaborato con la Pinacoteca Nazionale di Sassari in qualità di consulente e relatore in diversi eventi promossi dalla Direzione Regionale dei Musei della Sardegna. Ha collaborato con numerosi archivi storici, biblioteche e istituzioni culturali della Penisola, acquisendo una solida esperienza nella gestione di patrimoni complessi, nell’assistenza specialistica agli studiosi e nella valorizzazione del patrimonio storico-artistico e documentario. La sua attività scientifica si è sviluppata anche grazie a periodi di ricerca – ancora in fieri - presso la Biblioteca Apostolica Vaticana, l’Archivio Apostolico Vaticano e la Pontificia Università Gregoriana di Roma. È stato finalista in una selezione altamente competitiva per una posizione archivistica presso l’Archivio della Segreteria di Stato della Città del Vaticano. È autore di monografie, saggi scientifici e articoli dedicati alla storia religiosa e artistica della Sardegna e della Penisola, con particolare interesse per l’influenza artistica ticinese tra Seicento e Settecento e per il ruolo della Compagnia di Gesù come mecenate e committente d’arte. Le sue pubblicazioni abbracciano la critica ed esegesi delle fonti storiche, l’archeologia sacra, la storia del culto delle reliquie e la storia delle istituzioni ecclesiastiche e delle loro emanazioni culturali, tra cui quelle artistiche e musicali. Tra i suoi lavori più rilevanti figura la monografia Il Convitto Nazionale Canopoleno di Sassari. Una finestra aperta su quattrocento anni di storia (Sassari, 2018), insieme a numerosi saggi apparsi in riviste scientifiche e volumi collettanei quali Theologica & Historica, Annali di Storia e Archeologia Sulcitana, Cuadernos de Arqueología dell’Università di Navarra e gli Annali della Scuola di Dottorato in Studi Storici dell’Università di Firenze. Ha inoltre curato edizioni critiche di testi liturgici, rituali e fonti ecclesiastiche medievali e moderne, tra cui il primo studio sistematico dedicato alla figura e alle opere inedite dell’arcivescovo tridentino Salvatore Alepus, corrispondente di Ignazio di Loyola e mediatore privilegiato dei rapporti tra la Compagnia di Gesù e la Sardegna, tema cui ha dedicato e dedica largo spazio della sua attività di ricerca.